sabato 25 agosto 2012

Palio di Siena .. lavori importanti ma meno noti!

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Del Palio di Siena si è detto, si dice e si diranno tantissime cose: belle e meno belle in base alla propria opinione.

Quello di cui oggi voglio parlare utilizzando alcuni scatti effettuati proprio durante l'ultimo palio del 16 Agosto, è l'impegno non sempre conosciuto al "grande pubblico", che il personale del Comune e non solo, mettono nel far "girare" il perfetto meccanismo che porta a conclusione la festa ad ogni Luglio e ad ogni Agosto di ogni anni.



Le prime due foto riguardano il personale che "in punta di piedi" , provvede a ripulire la nostra città rendendola, in poco tempo pulita e accogliente come sempre.

E' il personale di Sienambiente che provvede allo spazzamento della piazza e dei dintorni.


Con i propri mezzi, quasi ignorati dalle persone che intorno a loro passano mestamente o gioendo verso la propria contrada oppure semplicemente tornano a casa o che come turisti si organizzano per riprendere le proprie automobili, provvedono a ripulire e poi lavare l'interno della conchiglia eliminando quello che decine di migliaia persone hanno lasciato a terra durante le ore di attesa prima della corsa.

La loro giornata lavorativa non si conclude dopo il "terzo giro", ma prosegue per ulteriori ore nell'espletamento del loro lavoro meno noto e pubblicizzato, ma oggettivamente di fondamentale importanza per tutti noi.

Così come non si conclude dopo la corsa, il lavoro degli operai specializzati del Comune di Siena che distribuiti nei vari compiti, provvedono a riordinare gli "strumenti" del Palio o ad abbellire la città.

Un esempio di questi, sono gli operai preposti a riportare i bovi che trainano il carroccio, ai mezzi di trasporto che riporteranno i bovini nelle loro stalle nelle quali passeranno l'inverno  fino al palio successivo. Subito dopo, ripongono il Carroccio all'interno dello spazio adibito nel palazzo Berlinghieri. Anche quest'ultimo rimarrà, per tutto l'inverno, custodito in bella mostra e protetto da un vetro, alla vista dei turisti e non, che passando potranno ammirarlo.


Nella foto a fianco, che ritrae il personale durante questa ultima operazione, ho voluto cogliere alcuni aspetti ricorrenti ma poco conosciuti del "Palio". Le tradizione sono mantenute anche con questi "piccoli" gesti: il carro, viene spostato non da sofisticati strumenti meccanici, ma da braccia umane che lo spingono e lo manovrano compiendo gesti secolari!

Deposto il carro, alcuni di questi stessi operai specializzati, "correranno" sul tetto del Palazzo Comunale prima e sulla cima della Torre del Mangia dopo, per accendere le "pignatte": fiammelle che bruciano naturalmente in piccoli vasi e che illumineranno per tutta la notte il palazzo e la torre in onore alla contrada vittoriosa.
Dopo essersi "imbracati" con attrezzatura da "scalatori", saliranno sul tetto del Palazzo ad accendere quelle posizionate sui merli e dopo, percorreranno per due volte i 100 e oltre scalini che occorre salire per raggiungere la piattaforma situata sotto "Sunto" (il campanone della Torre) , dove disporranno e accenderanno le ultime "pignattelle" per il giubilo.

Grazie a tutti voi per il lavoro che silenziosamente svolgete dopo ogni Palio.

sabato 18 agosto 2012

... Palio Agosto 2012 ....

Luogo: Siena
Quando: Agosto 2012

Dopo 4 giorni di Palio non certo riposanti, nei prossimi giorni inserirò le foto scattate sui miei riferimenti di Facebook, sul mio sito e qui sul blog....già adesso su Facebook e sul mio sito potete trovare i primi scatti.

Qui, per adesso il Comandante dei Carabinieri a cavallo che si sono esibiti in Piazza in 16 Agosto prima dell'inizio del Corteo storico.

Coglierò inoltre l'occasione, per approfondire alcuni aspetti più o meno inediti sul Palio e del mondo che lo circonda.


sabato 4 agosto 2012

Cuba : parte2 - Il Mojito

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Luogo: Isola di Cuba
Quando: Febbraio 2007


Il nostro viaggio alla scoperta di Havana non poteva non prevedere una visita nella "Habana Vieja" e quindi  alla mitica "Bodeguida del Medio”. Mitico ristornate/bar conosciuto per il buonissimo Mojito e per le frequentazioni di personaggi più o meno famosi e di Hamingway.
In principio era un negozio di viveri che fù comprato poi, nel 1942, da Martinez che lo trasformò in un ristorante che serviva prodotti tipici cubani.
Dopo la rivoluzione, fu introdotto un nuovo cocktail, il Mojito, diventato successivamente il drink simbolo del bar. Il locale è caratteristico e tipicamente adornato dai ricordi di tutti i vari personaggi noti e meno noti, che lo visitano: foto appese alle pareti e firme apposte sui ogni spazio disponibile dei muri segnano la presenta nel tempo dei visitatori, che in questo modo lasciano un segno indelebile del loro passaggio rendendo al tempo stesso il locale caratteristico e con ambientazione calda e famigliare.
Su una parete vicino al bancone principale è riportata ben in vista una scritta che riporta una frase famosa di Hemingway, assiduo ospite in questo bar: “ My mojito in La Bodeguida, My daiquiri in El Florida”.

All'interno si respira un'aria abbastanza genuina, anche se ovviamente il gran via via di turisti confonde un pò anche se è come detto, una sua caratteristica. Parlando del Mojito, per esperienza personale, posso solo dire il sapore di quello bevuto qui, non è paragonabile a quello che via via ho bevuto in Italia: sarà per il tipo di Lime usato o per la minore quantità di alcool usato, tant'è che è buonissimo.
Nel locale ad allietare i presenti con il classico sound cubano, vi sono spesso dei piccoli gruppi di suonatori che concorrono con la loro musica a rendere tutto più "caldo". Quello nella foto era entrato nel locale poco dopo il nostro arrivo e in pochi istanti a reso  l'ambiente incredibilmente surreale: sembrava di vivere in un film!

Il barista della prima foto è un "personaggio" noto. Tutti entrando lo salutano per nome e lui ricambiava con grossi sorrisi e cortesia, intento, nel preparare i suoi mitici cocktail con un ritmo incalzante, ma sempre precisissimo nel dosare le quantità. Siamo rimasti incantati ad osservarlo mentre univa gli ingredienti con gesti rituali, perfetti e ormai naturali per le sue mani. 

Anche Monica e Luigi hanno voluto calarsi nella "leggenda" e interpretare a pieno lo spirito con Mojito e classico sigaro Cubano!


.... continua ...



venerdì 3 agosto 2012

quota 100!!

Questa sera solo un appello per superare quota 

100 MI PIACE 


sulla mia Fanpage su Facebook!! 


Cliccate numerosi!!:) 






Attraversando i colori dell'arcobaleno

Luogo: Siena
Quando: primavera 2012

Lo scatto per il quale voglio spendere qualche parola, è uno di quelli che dire voluto al 100% sarebbe affermare una menzogna grande come una " casa" :) 

La realtà è che spesso questo tipo di scatto è frutto di un insieme di coincidenze e la bravura sta nel tentare di cogliere l'attimo che fugge, trovandosi nel momento giusto al posto giusto.

In questo caso, uscendo da lavoro!!
Era un pomeriggio piovigginoso e oltre alla mia solita borsa messanger, stavo tenendo con la mano sinistra l'ombrello per ripararmi dalla pioggia che scendeva, leggera ma insistente. Svoltato l'angolo e iniziata una discesa, alzati gli occhi sullo scorcio di panorama che normalmente mi si presenta davanti, ho notato l'arcobaleno che stava "colpendo" la chiesa dei "Servi". Ho cercato di prendere rapidamente la reflex ( quasi sempre in mia compagnia... se pur un pò ingombrante) e con molta difficoltà ho tentato di: tenere l'ombrello, tenere la reflex, mettere a fuoco, non far cadere le gocce d'acqua sull'obiettivo, non far cadere la borsa che nel frattempo avevo spostato e aperta: tutto per non perdere l'attimo! Dopo un paio di scatti, ho proseguito la discesa ma ho deciso di "abbandonare" per qualche istante l'ombrello per immortalare meglio lo spettacolo che mi si stava presentando scattando con più concentrazione, a discapito della pioggia! Riguardo al piccione che attraversa l'arcobaleno, devo ammettere che avevo solo notato i "pennuti" svolazzare tra me e l'arcobaleno, ma quello nella foto, ha voluto farmi un bel regalo, passando di lì, proprio mentre facevo click

Ringrazio vivamente il gentil volatile che ha dato un tocco in più a questo scatto che reputo buono.


mercoledì 1 agosto 2012

Cuba : parte1


Luogo:  Isola di Cuba
Quando: Febbraio 2007 


Nel Febbraio 2007 ho intrapreso un bellissimo e indimenticabile viaggio a Cuba. 
Ero insieme alla mia compagna non volevamo passare i nostri nove giorni chiusi in un villaggi,o rimanendo confinati in un irreale benessere senza riuscire a vedere (o tentare di vedere) " l'anima de Cuba".
E così abbiam fatto!
Abbiamo organizzato il viaggio prenotando un villaggio All Inclusive per tutto il periodo, ma noleggiando anche un'automobile con la quale volevamo girare per quattro giorni altre parti dell'isola, mangiando e dormendo nelle Case Particulares che ospitano regolarmente i turisti, nelle quali è possibile entrare almeno in parte, la "normalità" locale.
Con nostro grande piacere, durante il primo e secondo giorni di vacanza abbiamo fatto amicizia con una simpaticissima coppia di italiani: Monica e Luigi, con i quali abbiamo instaurato subito un buon feeling tanto che abbiamo deciso di condividere il nostro viaggio itinerante con loro e siamo partiti in quattro per questa avventura.

Grandi emozioni, bellissimi posti e qualche avventura! :) 



Le prime foto rappresentano la prima parte del nostro viaggio, alla scoperta di Havana: la capitale.


Il "Capitolio de la Habana" è un rilevante edificio costruito nel 1929 dall'architetto Eugenio Raynieri Piedra, destinato ad alloggi e per essere sede delle due camere del corpo legislativo della Repubblica di Cuba. E' situato nel centro della città e da qui parte la misurazione dei chilometri, di tutte le strade a Cuba. Oggi è del Ministero destinato a Centro di Congressi ed Esposizioni.
E' uno dei centri turistici più visitati della città essendo aperto al pubblico. La maestosità ricorda molto quella del Campidoglio Americano da cui riprende la quasi totalità delle caratteristiche.
La seconda ritrae un anziano cubano che, segnato del tempo, tenta di vendere un giornale locale che parla del giorno degli innamorati. Il periodo in cui siamo partiti, infatti, coincideva con quello di San Valentino del quale anche i giornali locali davano spazio.

....continua...



Luna piena


Oggi poche parole per lasciare spazio all'immagine della Luna piena.... sempre uno spettacolo!! 



lunedì 30 luglio 2012

Masai

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Luogo: Isola di Zanzibar - Tanzania
Quando: Marzo 2011

Del viaggio sull'isola di Zanzibar ho avuto modo di parlare già in un mio precedente post e non mancherò di parlarne anche altre volte.
Le foto di oggi sono relative ai Masai: personaggi che spesso colleghiamo nella nostra mente all'Africa e che grazie ai colori sgargianti dei loro costumi e ai loro  balli tipici, sono spesso protagonisti. Abbiamo scoperto , con nostra grande sorpresa, che a Zanzibar, i Masai non sono autoctoni, bensì, provengono dalla Tanzania nel periodo più turistico e assolvono ad un doppio ruolo: sicurezza e folclore. Il loro ruolo ufficiale, è quello di sicurezza sulle spiagge.
Essendo originariamente dei guerrieri, sono assoldati come avviene per i corpi delle nostre guardie giurate, a protezione delle spiagge nei pressi dei villaggi o zone turistiche. Assolvono egregiamente a questa funzione, infatti i così detti beach-boys (ragazzi e donne locali che tentano di "vendere" di tutto ai turisti nelle strutture alberghiere), sono rispettosi della loro autorita' e obbedienti ai loro ordini, allontanandosi e lasciando tranquilli i turisti. Esiste a tal proposito, una regola che abbiamo potuto riscontrare: i beach-boys, posso stazionare per entrare in contatto con il turista solo in mare o nel bagno-asciuga. Quando infatti la marea , ritrae le acque, essi, sono obbligati a rimanere molto distanti dai lettini dei turisti, cercando di attrarre l'attenzione con richiami vocali o gesti evidenti, mentre quando l'acqua s'innalza di livello, possono avvicinarsi e si ritrovano a ridosso dei lettini, ed è spesso in questi casi in cui il servizio di "controllo" dei Masai è utile per attenuare l'esuberanza di qualche beach-boy, che però non supera mai certi limiti.
Il secondo ruolo, è quello folcloristico. Obiettivamente, i colori dei loro costumi, contrastano prepotenti  sul chiaro della sabbia e il blu del mare,  attraendo molto il turista. Capita spesso infatti, di osservare gruppi  di turisti intenti a scattarsi delle foto  in tutte le pose possibili e immaginabili insieme ai Masai.
Sorprendentemente, abbiamo appreso che solo una piccola percentuale di loro sono veri "masai"; gli altri, infatti, sono ragazzi "stagionali" che utilizzano i loro costumi solo nel periodo turistico e a scopo turistico.
Le due foto, scattate dalla spiaggia, sono solo alcune delle molte realizzate, proprio per evidenziare i bellissimi e appariscenti colori dei loro costumi.

L'ultima foto, invece è realizzata all'interno della struttura turistica, dove settimanalmente, gruppi di Masai, si rendono disponibili per esibirsi nel loro tipico ballo propiziatorio alla caccia. La danza consiste in impegnativi salti sul posto (riescono ad impegnarsi in altezze notevoli!!) accompagnati da canti tipici che in origine avevano come scopo,quello di attrarre la fortuna nella battuta di caccia. Oggi, queste danze, sono prevalentemente circoscritte a finalità turistiche (almeno sull'isola di Zanzibar)  e affascinano i visitatori per i colori, suoni e gesti che si susseguono durante la danza stessa. A conclusione, anche loro, non disdegnano di lasciarsi coinvolgere in pratiche consumistiche, concedendosi a foto ricordo ( a pagamento) con i piccoli e grandi, ospiti del villaggio.

Vi presento il mio sito...parte prima: idea e nome

Oggi voglio iniziare a spendere qualche parola sul descrivervi e presentare un pò il mio sito web:


Partirò cercando di spiegare il PERCHE' ( l'idea ) e il MOTIVO DELLA SCELTA DEL DOMINIO ( il nome del sito ) 

L'idea di realizzare un mio spazio personale, autonomo e autogestito è nata ormai quasi un anno e mezzo fà. In principio, utilizzavo spazi di tipo gratuiti dove avevo realizzato le mie pagine e inserivo i miei scatti.

Molti colleghi appassionati e anche professionisti, utilizzano siti specializzati come Flicker o simili come vetrina dei loro scatti: concordo con il loro utilizzo e in parte li utilizzo anch'io. Presto però è nata l'esigenza e la voglia di uno spazio che fosse veramente MIO e nel quale potessi essere in grado di gestire fino all'ultimo dettaglio, per cercare di creare qualcosa che ricalcasse a pieno le mie idee. Da qui la decisione di acquistare un mio dominio e realizzare il mio sito.

La scelta del dominio ( il nome del sito) è stata una fase durata molto tempo. Inizialmente mi sarebbe piaciuto un nome breve, che si potesse ben ricordare e di facile digitazione. Parte dell'ostacolo maggiore riscontrato per ottenere questo risultato, è stato che molti nomi ai quali stavo pensando, erano già registrati e crearne uno uguale nel nome ma diverso ad un'altro solo per l'estensione ( es. .com, .org ecc... ) non era quello che volevo. Volevo qualcosa che non potesse essere "confuso" ed inoltre preferivo registrarlo con il suffisso .it .
Dopo aver chiesto pareri anche alla mia compagna e ad un amico, "stressandoli" abbondantemente con i nomi più particolari che potessero suonare bene e fossero di facile ricordo, sono giunto al "iltempodiunoscatto.it": non breve, ma semplice nella comprensione e sentito subito "mio" non appena l'ebbi scritto per la prima volta.

Quale nome migliore di questo per riassumere tutto il mio pensiero?
Lo "scatto" dura pochi attimi: a volte pochi istanti, 1/80 1/125 1/1000 1/2000 oppure un pò di più 2'',5'',10'', 30'' oppure anche molto tempo 2', 5', 10', 15', 30', 1h ecc... ma sempre attimo è! Tutto racchiuso in un click!

Ma questo Click racchiude dentro al suo "rumore" tante cose che non si possono vedere o che si potranno osservare solo se la foto riuscirà ad esprimerle.
Racchiude l'idea iniziale che ha spinto a scattare a quel dato soggetto, la programmazione per realizzarlo, il concetto di composizione che volevamo ottenere.
Racchiude le sofferenze fisiche nell'ottenerlo: il respiro trattenuto per non muovere la macchina,  il sudore versato per resistere in luoghi caldi o il freddo patito per attendere, in inverno, quel dato momento a -20°. Racchiude anche i km percorsi per raggiungere il luogo, il tempo trascorso in aereo per oltrepassare i confini del nostro paese per immortalare luoghi e/o persone lontane, i tentativi che fatti prima di riuscire a vedere nel display qualcosa che sembra buono!
Racchiude il piacere e la bramosia provata tornando alla base, non vedendo l'ora di scaricare le foto per godersi la gioia degli scatti grezzi ma buoni o la delusione di scatti grezzi "mancati" e quindi da scartare.
Ed infine racchiude il tempo ( spesso ore ) passate davanti al monitor, nel tentativo di dare "anima personale" ad ogni singolo scatto, cercando di renderlo unico ed emozionante, per se stessi e per chi vi posa sopra lo sguardo.

Tutto questo è " Il tempo di uno scatto "... dei miei scatti.

Per me, una foto, deve generare una sensazione.... bella o brutta che sia, deve EMOZIONARE! Quando questo avviene, " il tempo di uno scatto " ha compiuto il suo percorso!

Questo in sintesi il significato che ho voluto mettere nella scelta del nome.



continua....

venerdì 27 luglio 2012

... Populonia ...

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Luogo: Il Parco Archeologico di Baratti e Populonia

Quando: Giugno 2011
Durante il giugno 2011 ho avuto modo di visitare per la prima volta la zona del Parco Archeologico di Baratti e Populonia.
Si estende tra le pendici del promontorio di Piombino ed il Golfo di Baratti, di fronte all'Isola d'Elba, dove sorge la città etrusca e romana di Populonia. La zona, nota fin dall’antichità per l’intensa attività metallurgica legata alla produzione del ferro, comprende oltre a Populonia vaste necropoli, le cave di calcarenite ed i quartieri industriali in cui si lavorava il minerale di ematite, proveniente appunto, dell'isola d'Elba, per ottenerne lingotti di ferro.

Abbiamo visitato per prima, la città etrusca, arroccata in alto sul promontorio, da dove domina tutto il golfo di Baratti e da dove si può osservare anche un'ampia zona dell'arcipelago. Caratterizzato da una grande torre dalla quale partono delle mura imponenti che circondano l'abitato, ha come uno dei punti centrali, questa piazza con la chiesa collocato proprio sull'ingresso interno alla torre. Non era una giornata limpidissima e le nuvole grigie e un grandangolo ( il Canon EFS 10-22) mi hanno permesso di riprendere quasi per intero la piazza drammatizzando il cielo nuvoloso con un non eccessivo HDR.
All'interno dell'abitato vivono regolarmente delle persone e si trovano molti angoli caratteristici, negozietti per prodotti locali e alcuni punti di ristoro. Ogni giorno, gli abitanti, respirano l'emozione di vivere dentro la storia!

Dopo la visita all'abitato, abbiamo seguito il consiglio di un amico che ci ha indicato un percorso non eccessivamente noto che porta ad una cala dalla quale di domina ( dal basso ) tutto il golfo di Baratti. Abbiamo lasciato la macchina e abbiamo camminato pr un lungo tratto di sottobosco. L'ambiente era piacevole in quanto a tratti si perdeva la sensazione di trovarsi in prossimità del mare, tant'era fitta la vegetazione.

Durante il tragitto ( e per me rimane ancora un mistero l'esistenza di queste due strutture in questo ambiente) abbiamo incontrato due costruzioni completamente immerse ne verde, che a prima vista ci hanno inquietato: due presunte abitazioni con strutture post-moderne e surreali, contornate nei loro giardini con altrettante statue surreali e astratte. La prima ( quella in foto a sinistra) stile palafitta, una seconda in stile "spaziale" di forma ondulata fatta in pietra. 
Come detto, siamo rimasti sorpresi da queste strutture, ma abbiamo proseguito il lungo percorso, fin quando non si è mostrato di fronte a noi, questo squarcio di paesaggio tra gli alberi che non ho potuto non immortalare, sfruttando una leggera sporgenza della rocca sulla parete scoscesa. 

Giunti alla piccola insenatura, purtroppo, siamo potuti rimanere poco tempo a goderci il frutto del lungo commino, ma sicuramente ne è valsa la pena!!


martedì 24 luglio 2012

Tramonto North Irlandese.....



Luogo: North Ireland Quando: Marzo 2012


Nel Marzo del 2012, ho trascorso una decina di giorni in Irlanda avendo potuto però, non fare la sola sosta a Dublino dove eravamo di base, ma noleggiando un'automobile (esperienza molto particolare la guida a sinistra che non avevo mai provato prima) ho potuto visitare in tre/quattro giorni molte zone del North dell'Irlanda. Ovviamente abbiamo "macinato" molti Km, ma ogni luogo che abbiamo visitato, ha regalato molto anche dal punto di vista paesaggistico e fotografico. 
Sull'Irlanda avrò modo di esprimermi via via che posterò altre foto che non mancheranno, ma di certo è ricco di paesaggi suggestivi e intriso di storia presente che è ancora molto viva sia nei luoghi che nelle persone che la abitano.

Avrete forse già potuto vedere alcuni miei scatti dell'Irlanda pubblicati sul mio sito ( http://www.iltempodiunoscatto.it/irlanda.html ) e quindi sapete di cosa parlo: nello specifico, lo scatto che ho postato qui sopra, è realizzato durante il viaggio di ritorno a Dublino dal Nord (abbiamo percorso piu di 400 KM in un pomeriggio).
Di tanto in tanto non potevamo non fermarsi per gli spettacoli che ci si presentavano.
Stava iniziando a piovere (situazione molto frequente) e avevamo attraversato da pochi metri un ponte su un fiume e il calar del sole dietro a queste montagne su questo tratto di acqua risplendente doveva essere immortalato. Ci siamo fermati e dopo aver passato il cappuccio sulla testa, abbiamo cercato di individuare un punto il più basso possibile per scattare. Ho effettuato alcuni scatti di prova per cercare di trovare una giusta  esposizione, cercando di rendere tutto piuttosto "leggibile". Il contrasto con il cielo nero e carico di pioggia con il sole che le squarcia "inondando" le acque del fiume con i propri raggi, sagomando i vari profili dei monti, ha ripagato la condizione non favorevole e "umida" dello scatto!


lunedì 23 luglio 2012

Black and white's friends

Luogo: Isola di Zanzibar (di fronte alla costa orientale dell'Africa)

Periodo: Marzo 2011











L'innocenza dei bambini e la purezza dei loro sentimenti, dovrebbe spesso farci riflettere sul comportamento del "nostro" mondo... cioè quello degli adulti.

Sempre a Zanzibar, durante questo bellissimo viaggio, le occasioni per soffermarci su questo aspetto, non mi sono assolutamente mancate!
L'usanza dei villaggi turistici è quella di cercare di far conoscere delle realtà locali, disagiate, ai turisti. 
Per questo, la domenica mattina, viene organizzata una messa cristiana nell'occasione della quale, partecipano anche i bambini di un villaggio vicino composti per lo più da orfanelli. 
L'idea è ovviamente lodevole e considerando che alla fine della messa gli orfanelli potevano rifocillarsi con prodotti offerti dal villaggio, direi che è tutto positivo.
L'unica cosa che non mi ha particolarmente convinto è stato il fatto che non potevamo consegnare i doni ( prevalentemente oggetti scolastici ) che avevamo portato dall'Italia, direttamente ai bambini ma dovevano essere consegnati al prete o a chi per lui. In tutta onestà , il dubbio che questi prodotti, sarebbero stati poi utilizzati per i bambini o utilizzati per essere  rivenduti nel paese vicino, mi è balenato per la testa, tant'è che ho scientemente lasciato solo una piccola parte in questa occasione, conservando altro materiale, per la visita che avremmo fatto il giorno dopo presso una scuola in un villaggio.

Di questa visita alla scuola del villaggio sicuramente vi racconterò in un post successivo, in quanto è stata un'esperienza fisica ed emozionale notevole che mi ha regalato tante belle sensazioni e anche bellissimi ritratti di cui vi racconterò!

Tornando al giorno della realizzazione della foto, quello che ha colpito,  sono stati i sorrisi e le "timidezze" dei piccoli locali, che pur essendo abituati al contatto con il turista, ma essendo sempre piccole creature, conquistavano con la loro spontaneità e naturalezza.


Nel nostro villaggio, c'era  come piccola ospite, insieme ai genitori, questa bellissima bambina con il suo vestitino rosa e bianco.
Durante e dopo la messa, lei è la bimba di colore, con la quale è ritratta nella mia foto, forse perchè quasi coetanee o forse per alchimie particolari, hanno dato lezione su come ci si dovrebbe comportare in giro per il  mondo: da subito la bimba caucasica, ha avvicinato l'altra piccola ed ha iniziato ad interagire e a giocare  con lei ,  come se fossero amiche da sempre e senza minimamente preoccuparsi nè dello "stato", nè del colore della pelle ma quello che più faceva sorridere tutti i presenti, è stato che non si preoccupavano neanche del fatto che non si capivano (in quanto parlavano lingue diverse), ma che non le limitò nei loro giochi , lasciandosi guidare dall'istinto dell'amicizia e semplicità pura che solo i bambini possono dimostrare.


La foto in questione, è stata da me cercata e voluta così; proprio per sottolineare la semplicità con cui due mondi esternamente così diversi, in pochi istanti hanno trovato il feeling per convivere e "dialogare" pur in condizioni apparentemente difficili: feeling che anche noi adulti dovremmo ricercare sempre, nei confronti di quello che non conosciamo.



domenica 22 luglio 2012

pensieri veloci....

E' il 31 Gennaio 2011... una sera d'inverno!


Con la voglia di sperimentazioni serali, ho preso lo scooter e la mia reflex in cerca di particolari che potessero permettermi di fare qualche scatto.
Dopo aver scattato in altri luoghi, sono arrivato in zona stazione.
Qui ho scelto una posizione che mi permettesse di osservare le partenze dei treni da un punto rialzato, per cui ho scelto un passaggio pedonale su un ponte che passa sopra la ferrovia.
Ho effettuato alcuni scatti ai treni fermi, aspettato che ne partisse qualcuno. Quando il treno in foto è partito avevo notato la ragazza solitaria seduta vicino al finestrino, per cui ho cercato di metterle a fuoco il viso.
Ho cercato di metterla a fuoco in modo da "isolarla" e renderla statica rispetto al dinamismo del movimento del treno.
La ragazza, potrebbe, dopo una giornata lavorativa in città, rientrare a casa in periferia. 
I suoi pensieri sembrano spaziare fuori dal finestrino mentre immagina il meritato riposo oppure pensa alla serata fuori a cena con il proprio amore..... persa nei pensieri della sua vita.

rincorrendo il treno...

E' il 25 Maggio 2012.

Ho saputo che oggi, passerà il Treno Natura molto vicino da casa mia e che farà sosta alla stazione di Siena.

Eventi che comprendono l'utilizzo di treni d'epoca a vapore o littorine sempre d'epoca, sono organizzati abbastanza frequentemente e sono sempre belle occasioni per vedere questi strumenti di trasporto che hanno segnato un'epoca con il loro sbuffare visitando con velocità di altra epoca paesaggi sempre suggestivi e vari. 

Dopo aver recuperato sul web il programma dell'evento e aver studiato il percorso, cerco di calcolare il momento esatto (in base anche alle soste che effettua) di quando passerà nel punto piu vicino da me.

Prendo quindi lo scooter e munito delle due reflex con ottiche diverse già montate, in modo da poter effettuare un cambio rapido con minor perdita di tempo possibile a seconda delle necessità, procedo verso la ferrovia.
Sono sul posto pochi minuti prima del suo passaggio; appena posizionato e verificati alcuni parametri, in lontananza, inizio a vedere la colonna di fumo nero che si inerpica nel cielo dietro le colline lungo il percorso della ferrovia e man man si fa sempre più vicina, preannunciando l'arrivo del "ferro a vapore".
La mia idea è scattare alcune foto qui e poi tentare di "intercettarlo" superandolo con lo scooter in almeno altri tre punti.. Al suo passaggio inizio a scattare utilizzando uno zoom che mi permette di cogliere l'avanzamento e la prima foto sotto è proprio uno degli scatti in questione, quando il treno mi è praticamente davanti.


Appena passato, rapidamente salgo sullo scooter e con la reflex lasciata appesa al collo, tento di intercettarlo da un ponte poco lontano, ma arrivo leggermente in ritardo, non riuscendo a fermarmi in tempo (e tenendo ovviamente il casco Jet per non perdere tempo) per puntare l'obiettivo e scattare. Quindi non riesco a realizzare neanche uno scatto, ma in compenso, sono avvolto dal fumo nero e con sapore di carbone appena il treno passa sotto al ponte in cui mi trovavo.

Decido quindi di intercettarlo in un'altro punto e procedo svelto con lo scooter. Il percorso della strada però, si sposta abbastanza dalla ferrovia, così che quando capisco che non riuscirò ad intercettarlo dove voglio e che anzi, si stà già avvicinando al tratto vicino a dove stavo viaggiando con lo scooter, mi fermo rapidamente accostandomi al bordo strada e rapidamente punto al "volo" il treno e riesco ad  immortalo nella foto sotto, mentre transita, con lo scooter acceso e il caso in testa! Riguardando la foto, sono comunque contento del risultato, in quanto si percepisce la dinamicità dello scatto e l'effetto è di mio gradimento :)


Infine, con calma, raggiungo la stazione, dove il treno è ormai fermo e a questo punto mi dedico a scattare dei particolari con tranquillità, dopo averlo inseguito per almeno mezz'ora nei dintorni di Siena.

sabato 21 luglio 2012

Tetto di stelle....

San Galgano - Tra Siena e Grosseto

Il complesso monumentale di San Galgano sorge tra Siena e Grosseto in una terra selvaggia e incontaminata, ricca di bellezze naturali, è un luogo che ha sempre affascinato il mio immaginario, come credo, quello di tutte le persone che lo visitano. La particolarità di questa immensa cattedrale è che non ha più il tetto ed è sconsacrata ormai da alcuni centinaia di anni.
E' utilizzata spesso per realizzazioni artistiche di varie natura, ma specialmente nei periodi estivi come palcoscenico naturale per eventi musicali o teatrali.
Gli scatti che vi propongo li ho realizzati durante uno di questi spettacoli serali.

E' una sera di Agosto del 2011.
Da qui a breve si terrà uno spettacolo di musica e cabaret con ospiti provenienti anche dall'Africa, in occasione dell'evento "Sorella Toscana incontra Sorella Africa".
La Cattedrale è pronta ad accogliere gli ospiti come un grande teatro.
Mi trovo in fondo in "galleria" e posso ammirare in posizione più rialzata tutto lo splendore della chiesa illuminata in quest'occasione di colore viola!

Nel primo scatto rendo protagonista in primo piano il mixer audio e nello sfondo il palco sormontato del "vuoto" del rosone centrale.




Nel secondo, immortalo la cornice della volta celeste che che mi sovrasta....


L'emozione di un momento


Ogni volta che guardo questo scatto, rimango incantato ad osservarlo e pensare....

E' uno scatto realizzato durante il matrimonio dei miei amici Emilia e Paolo.
Matrimonio avvenuto a Giugno 2012 in una bellissima ambientazione in provincia di Gubbio.
Durante il pranzo dopo la cerimonia, mentre mi guardo intorno con la mia reflex per cogliere qualche istante particolare, il mio sguardo è attratto dallo sposo che sembra quasi danzare mentre abbraccia questa sua cara familiare.
La mia attenzione e' catturata però, dall'espressione rilassata e amorevole di Paolo e sopratutto "dall'abbandono" della donna durante questo abbraccio: sembra quasi voler rilasciare tensioni accumulate durante i preparativi della festa oppure da problemi personali che ognuno di noi "cova" nel suo animo, ma che con questo gesto, se le sta' lasciando scivolare dietro le spalle, concentrandosi solo sulla felicità del momento magico che Emilia e Paolo vivono in questo giorno.

venerdì 20 luglio 2012

Esibizione....spontanea....

Luogo: Isola di Zanzibar (di fronte alla costa orientale dell'Africa)
Periodo: Marzo 2011
Sempre in Stontown "Città di Pietra",  la capitale di Zanzibar.
Dopo esserci addentrati tra i vicoli contornati da case, negozi, luoghi di culto, e bazar, ci siamo spostati verso una grande piazza: la Forodhani Garden, che si affaccia direttamente sul mare. Qui abbiamo scoperto che i cittadini della città, usano ritrovarsi nel tardo pomeriggio (quasi all'inizio del calar del sole), per consumare prodotti tipici locali e a trascorre in relax alcuni momenti con i famigliari prima della notte. Durante la visita al parco, ci siamo imbattuti in un gruppo di ragazzi, che facevano a gara di tuffi ( praticamente vestiti ) in cerca di refrigerio e divertimento. Al mio avvicinare e vistosi come protagonista dei miei scatti, questo ragazzo si impegna particolarmente nell'esibire il suo "stile" incuriosito dal nostro interesse.

giovedì 19 luglio 2012

Primo scatto!

Buon pomeriggio... eccomi al mio primo vero post!

Ed ecco un mio primo scatto che cercherò di narrarvi...


tutti i diritti riservati
Luogo: Isola di Zanzibar (di fronte alla costa orientale dell'Africa)
Periodo: Marzo 2011

Questo scatto è frutto di un momento colto durante il "girellare" negli anfratti di un mercato locale (non turistico) vicino a StonTown (la capitale) che, grazie ad un "amico" del posto, siamo riusciti a visitare cercando di integraci il più possibile (anche se con scarsi risultati :) )con le persone del luogo. Come avviene in tutto il mondo, c'erano donne con bambini e uomini intenti negli acquisti di prodotti di uso quotidiano come saponi, stoviglie, tessuti ecc. risultando molto piacevole, l'assenza dei classici souvenir per turisti. Tentare di evitare, quando possibile, i luoghi "turistici" regala spesso,l'opportunità di apprezzare qualche istante del quotidiano reale del posto; come ad esempio il sorriso di quest'uomo scaturito proprio dalla spontaneità di alcuni suoi amici che appena mi hanno visto intento nel chiedere il permesso di scattare, hanno iniziato a "deriderlo amichevolmente" e da lì, la spontanea e istintiva risata!

Altri scatti di questo viaggio li trovate sul mio sito al seguente indirizzo: