Luogo: Isola di Zanzibar (di fronte alla costa orientale dell'Africa)
Periodo: Marzo 2011
L'innocenza dei bambini e la purezza dei loro sentimenti, dovrebbe spesso farci riflettere sul comportamento del "nostro" mondo... cioè quello degli adulti.
Sempre a Zanzibar, durante questo bellissimo viaggio, le occasioni per soffermarci su questo aspetto, non mi sono assolutamente mancate!
L'usanza dei villaggi turistici è quella di cercare di far conoscere delle realtà locali, disagiate, ai turisti.
Per questo, la domenica mattina, viene organizzata una messa cristiana nell'occasione della quale, partecipano anche i bambini di un villaggio vicino composti per lo più da orfanelli.
L'idea è ovviamente lodevole e considerando che alla fine della messa gli orfanelli potevano rifocillarsi con prodotti offerti dal villaggio, direi che è tutto positivo.
L'unica cosa che non mi ha particolarmente convinto è stato il fatto che non potevamo consegnare i doni ( prevalentemente oggetti scolastici ) che avevamo portato dall'Italia, direttamente ai bambini ma dovevano essere consegnati al prete o a chi per lui. In tutta onestà , il dubbio che questi prodotti, sarebbero stati poi utilizzati per i bambini o utilizzati per essere rivenduti nel paese vicino, mi è balenato per la testa, tant'è che ho scientemente lasciato solo una piccola parte in questa occasione, conservando altro materiale, per la visita che avremmo fatto il giorno dopo presso una scuola in un villaggio.
Di questa visita alla scuola del villaggio sicuramente vi racconterò in un post successivo, in quanto è stata un'esperienza fisica ed emozionale notevole che mi ha regalato tante belle sensazioni e anche bellissimi ritratti di cui vi racconterò!
Tornando al giorno della realizzazione della foto, quello che ha colpito, sono stati i sorrisi e le "timidezze" dei piccoli locali, che pur essendo abituati al contatto con il turista, ma essendo sempre piccole creature, conquistavano con la loro spontaneità e naturalezza.
Nel nostro villaggio, c'era come piccola ospite, insieme ai genitori, questa bellissima bambina con il suo vestitino rosa e bianco.
Durante e dopo la messa, lei è la bimba di colore, con la quale è ritratta nella mia foto, forse perchè quasi coetanee o forse per alchimie particolari, hanno dato lezione su come ci si dovrebbe comportare in giro per il mondo: da subito la bimba caucasica, ha avvicinato l'altra piccola ed ha iniziato ad interagire e a giocare con lei , come se fossero amiche da sempre e senza minimamente preoccuparsi nè dello "stato", nè del colore della pelle ma quello che più faceva sorridere tutti i presenti, è stato che non si preoccupavano neanche del fatto che non si capivano (in quanto parlavano lingue diverse), ma che non le limitò nei loro giochi , lasciandosi guidare dall'istinto dell'amicizia e semplicità pura che solo i bambini possono dimostrare.
La foto in questione, è stata da me cercata e voluta così; proprio per sottolineare la semplicità con cui due mondi esternamente così diversi, in pochi istanti hanno trovato il feeling per convivere e "dialogare" pur in condizioni apparentemente difficili: feeling che anche noi adulti dovremmo ricercare sempre, nei confronti di quello che non conosciamo.
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